Io non mai creduto che i matti fossero fuori e,
sinceramente, neanche oggi ne sono convinto.
Per me la normalità è un mero
fatto statistico, legato alla consuetudine, con cui obbligatoriamente siamo
chiamati a confrontarci. Certo, se considero le “pecore matte” come prive di
discernimento le cose cambiano. Ma, parafrasando Mister Spalletti, dire di essere
una squadra da scudetto non è sufficiente a farti vincere il campionato.
Io personalmente ho diviso tutto in 2 barattoli, nel
primo ci sono io e nel secondo tutti gli altri. Poi c’è il mondo, che accade
quasi in vuoto quantistico di armonia e natura. Ci sono solo poche persone
illuminate e nemmeno tutte vive.
Sto disperatamente provando a distruggere il
rivestimento di cristallo antiproiettile, che si incrina ma non si rompe. Bombe
assurde, ma niente!, l’involucro non si scalfisce. Forse devo capire che il
barattolo non va rotto ma svitato.
Ma quando sei dentro si svita al contrario,
un po’ come lo scarico del lavandino che ruota in senso orario o antiorario a
seconda dell’emisfero in cui ci troviamo.
Mi mette malinconia il pensiero che, una volta
uscito dal mio barattolo, non andrò ad aprire l’altro.
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