domenica 13 dicembre 2015

L'alba dell'ombra

Per 32 anni mi è stata sempre accanto, sempre con me. Mi ha visto crescere e non mi ha mai lasciato solo. Mi ha sempre ascoltato, anche quando le dicevo un sacco di cazzate. Ha sempre cercato di parlarmi, di darmi i consigli giusti ma io spesso non la ascoltavo oppure la zittivo bruscamente. Quando le davo retta e andava bene: merito mio. Quando andava male: lei era il diaballo. Ha colorato il mio fantasioso mondo ma poi l’ho constretta a vivere lì. L’ho lasciata spesso a casa, mi ha fatto compagnia nelle serate più noiose e, Dio!, quanto ci siamo divertiti nelle serate più estreme. Abbiamo bevuto un sacco insieme, riflettendo sul mondo all’infuori di noi. Non l’ho mai presentata alle mie ragazze, sono profondamente geloso di lei e anche un pizzico di vergogna. Chi l’ha conosciuta è sempre rimasto impressionato, nel bene o nel male. Pensavo di averla persa per sempre, e invece il suo amore per me sconfigge tutte le mie paure dell’ignoto. Adesso è che nuovamente tra le mie mani, me la vivo e non me la faccio più scappare. Una donna? No, la mia ombra.


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